Corsi per RSPP: interno, esterno e datore di lavoro

A eccezione del datore di lavoro, un RSPP ha il ruolo di maggior responsabilità per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro: per questo motivo, chiunque si candidi o venga scelto per questo tipo di mansione deve possedere requisiti specifici e seguire una preparazione fatta di corsi di base, moduli di specializzazione e aggiornamenti periodici.

In azienda, deve sempre esserci un Responsabile e la sua nomina può generare un po’ di confusione: meglio un RSPP interno o esterno? E in quali casi il DDL può assumere anche questo ruolo?

Vediamo nel dettaglio le differenze fra i vari casi.

Titoli, esperienze e attestati

Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione interni/esterni e DDL posseggono un background differente e hanno bisogno di requisiti specifici.

Un responsabile interno alla propria azienda o esterno all’ambiente di lavoro deve – come abbiamo già visto in un altro approfondimento – possedere un diploma di scuola superiore (o un’esperienza di almeno 6 mesi nel ruolo a partire dal 13 agosto 2003) e un attestato di partecipazione ai corsi per RSPP, seguiti da aggiornamenti quinquennali.
Il datore di lavoro che desideri diventare anche responsabile, invece, deve ottenere l’attestato di frequenza della formazione iniziale per RSPP DDL e gli aggiornamenti previsti.

Il percorso formativo, quindi, differisce leggermente e non obbliga il datore di lavoro a presentare un titolo di studio di scuola superiore.

Le caratteristiche dell’azienda

Un altro elemento che aiuta a comprendere come muoversi nel campo delle nomine per la sicurezza sul lavoro è la specificità di ogni realtà produttiva e aziendale.

Un RSPP interno è, infatti, obbligatorio:

  • nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori
  • negli impianti di installazione
  • nelle aziende estrattive con oltre 50 lavoratori
  • nelle strutture di ricovero pubbliche e private con oltre 50 lavoratori
  • nelle centrali termoelettriche
  • nelle aziende di fabbricazione e deposito di munizioni, polveri ed esplosivi

Un RSPP esterno può essere nominato nei casi in cui non ci siano dipendenti in possesso di quei requisiti necessari per ricoprire questo ruolo: è bene che ricordare che il ricorso a servizi esterni non esonera, però, il datore di lavoro dalle sue responsabilità.

Come abbiamo visto in un approfondimento dedicato, il DDL può – infine – essere anche RSPP nelle aziende artigiane e industriali fino a 30 dipendenti, in quelle delle pesca fino a 20 dipendenti, nelle aziende zootecniche fino a 10 dipendenti e in tutte le altre aziende fino a 200 dipendenti.

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